23 Dicembre, 2022

4 buone ragioni per investire nel mercato immobiliare italiano

Sono tante le qualità per cui l’Italia è conosciuta nel mondo. Il buon cibo, l’arte, la moda e, soprattutto, la c.d. “dolce vita”, espressione ormai entrata nel vocabolario di tutto il mondo che rimanda ad uno stile di vita spensierato e dedito ai piccoli ma fondamentali piaceri della vita.

Un’altra ragione per cui l’Italia dovrebbe essere conosciuta nel mondo è la grande presenza (e soprattutto convenienza) di opportunità di investimento immobiliare.

Se sei un cittadino straniero e stai pensando se acquistare o meno un immobile in Italia, allora questo articolo fa al caso tuo. Di seguito troverai 4 buone ragioni per cui ti chiederai “Perché non ho ancora investito in Italia?”.

1. Case in Italia ad 1 €

Per quanto strano possa sembrare, è possibile in Italia acquistare una casa alla simbolica cifra di 1 €. Vi starete domandando il motivo. Molto semplice. Numerosi piccoli comuni italiani hanno dato vita ad un progetto di nome “Case a 1 €” con l’intento di combattere fenomeni come l’abbandono e la dismissione degli immobili e lo spopolamento di quelle aree sempre meno affollate a causa del mancato cambio generazionale.

Partecipare al progetto richiede il rispetto di determinate condizioni. In particolare:

  • la volontà di riqualificare l’immobile mediante un progetto a breve termine (max 1 anno) di ristrutturazione dello stesso;
  • sostenere le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento;
  • dare inizio ai lavori entro le tempistiche decise dal comune, una volta ottenuti tutti i necessari permessi.

Il compratore interessato dovrà quindi mettersi in contatto con il comune, compilare i formulari necessari ad esprimere la propria volontà di acquisto e riqualificazione dell’immobile; il Comune esaminerà la proposta e, in caso di esito positivo, si potrà acquistare un immobile al prezzo di 1 € che, una volta ristrutturato, potrà essere adibito ad uso residenziale o potrà essere venduto con un enorme margine di profitto.

Pagare una casa al costo di 1 € non è l’unico modo di fare un buon investimento in Italia. Se il tuo sogno è sempre stato quello di possedere un immobile storico con fascino nobiliare ed hai un budget superiore ad 1 €, in Italia è possibile acquistare beni immobili di carattere storico di proprietà dello Stato o privata. Come conseguenza degli aumenti di costi di mantenimento e tasse, lo Stato ha infatti indetto un programma di vendita di tali proprietà, allo scopo di riqualificarle, attraverso i siti internet delle Regioni o i portali di aste giudiziarie, tramite cui è possibile acquistare o anche solo affittare, immobili storici (come ville o palazzi, addirittura castelli) a prezzi decisamente inferiori rispetto al valore di mercato e al loro reale valore.

2. Residenza elettiva e vantaggi fiscali in Italiareal estate in italy

Acquistare case in Italia se si è stranieri è molto semplice. Ma soprattutto, è molto vantaggioso. Essere proprietari di un immobile NON implica il rilascio del permesso di soggiorno, ciò nonostante, è possibile per l’acquirente straniero ottenere una sorta di “permesso di pensionamento”, tramite la c.d. “residenza elettiva”, che gli permetterà di trasferirsi in maniera permanente in Italia con la sola condizione di dover dimostrare un’entrata passiva di almeno circa € 31 k/ annui.

In questo modo non sarà concesso allo straniero di lavorare e dunque di generare entrate attive in Italia, ma potrà investire e trasferirsi nel nostro Paese, godendo di tutte le agevolazioni fiscali che il nostro sistema ha da offrire ai nuovi residenti.

Ad esempio, le persone fisiche con un elevato patrimonio netto che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia possono applicare al proprio reddito estero un’imposta sostitutiva pari a 100.000 euro per ciascun anno fiscale, in luogo dell’imposta sul reddito italiana. Tale tassazione rappresenta quindi un’alternativa all’applicazione della tassazione ordinaria e l’opzione è valida per un periodo di 15 anni. Tale regime, inoltre, può essere esteso ai familiari attraverso il pagamento sui loro redditi esteri di un’imposta sostitutiva pari a 25.000 euro per ciascun familiare.

Inoltre, le persone fisiche titolari di redditi da pensione erogati da soggetti esteri che trasferiscono la residenza fiscale in Italia, in uno dei comuni appartenenti al territorio delle regioni Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia, con popolazione non superiore a 20mila abitanti, possono beneficiare di un regime fiscale opzionale, che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef con aliquota al 7% a qualsiasi categoria di reddito prodotto all’estero. Il decreto Sostegni Ter (Dl 4/2022) ha ampliato la platea dei beneficiari del regime di favore: possono beneficiarne anche i pensionati esteri che trasferiscono la residenza nei comuni coinvolti nel terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009.

Infine, non mancano vantaggi fiscali anche per gli stranieri che intendono trasferirsi e lavorare in Italia; a tal proposito Il regime fiscale agevolato “lavoratori impatriati” è pensato per i lavoratori dipendenti e freelance che trasferiscono la propria residenza in Italia. In base al regime, per 5 anni, i redditi di lavoro dipendente (o categoria assimilata) e di lavoro autonomo esercitati in Italia sono tassati al 30% dell’importo, o addirittura al 10% se il lavoratore diventa residente in alcune particolari regioni del Sud Italia.

3. Sicurezza e garanzie nel Real Estate in Italia

Un motivo che rende l’Italia un target favorevole per gli investimenti immobiliari, è la sicurezza che caratterizza questo genere di transazioni, garantita dalla presenza di una figura (non sempre esistente nel panorama giuridico europeo) del Notaio.

In Italia qualsiasi atto di compravendita immobiliare deve passare sotto l’occhio vigile, imparziale e competente del Notaio, che agisce in qualità di pubblico ufficiale per conto del Governo e non per conto delle parti, dalle quali resta neutrale, e che svolge un lavoro di controllo della regolarità della procedura, di cruciale importanza sia per il compratore che per il venditore.

In primis, il Notaio, quale persona estremamente competente ed imparziale, ha il compito di interpretare le volontà delle due parti, venditore ed acquirente, e sincerarsi del fatto che il contenuto dell’atto di compravendita rispecchi effettivamente le due volontà, e che lo faccia nel rispetto della legge italiana.

In secondo luogo, e probabilmente questa è la sua funzione più importante, il Notaio verifica che l’immobile sia libero da ogni vincolo di natura giuridica o economica (pegno, ipoteca, pignoramento, sequestro, ecc.), e che il venditore sia il reale proprietario dell’immobile stesso. Solo in questa maniera si può avere la certezza che si sta acquistando l’immobile da chi ha il pieno diritto di vendere lo stesso. Inoltre, il controllo del Notaio si estende anche alla verifica della regolarità urbanistica, edilizia e catastale dell’immobile: la legge, infatti, impedisce o (nei casi meno gravi) limita l’acquisto di immobili che presentino abusi o che, semplicemente, non siano correttamente e/o completamente censiti in Catasto.

Il lavoro di verifica del Notaio non si ferma di certo qui, dovendo egli espletare una serie di verifiche formali comunque di grande importanza, dal potere di firma e capacità dei soggetti coinvolti nel contratto al regime patrimoniale dei coniugi (se le parti sono sposate) o al regime tributario da applicare al contratto (possono ad esempio esservi specifiche agevolazioni relativa alla verifica del rispetto delle norme in materia energetica).

4. ROI elevato: dove investire?

Infine, un ultimo importante dato a riprova della buona salute del mercato immobiliare italiano è l’elevato ROI medio, calcolato sulla base di ogni regione del paese, che caratterizza il paese.

Per chi non lo sapesse, il ROI, o return on investment, è un indice che indica la redditività e l’efficienza economica di una determinata operazione finanziaria, dato dal semplice rapporto tra il ricavo ottenuto dall’operazione e il costo sostenuto per porla in essere (ricavi/costo dell’investimento).

Ad oggi è stato calcolato che il ROI medio del mercato immobiliare italiano risulta essere di circa il 22 %, con zone che superano di poco il 10 % e zone che, addirittura, vanno oltre il 40 %. Questo semplice dato rende chiaro come ogni zona del Paese può rappresentare un’importante occasione di investimento nonostante, ovviamente, ci siano zone potenzialmente più redditizie di altre, come ad esempio le grandi città (Milano, Roma, Firenze, etc.), o le zone turistiche più importanti (Sardegna, Costiera Amalfitana, Isola di Capri, Puglia, etc).

Ricapitolando: puoi acquistare case ad 1€, puoi decidere di vivere in un castello; puoi godere di innumerevoli vantaggi fiscali; puoi trascorrere una pensione dorata nel paese più bello del mondo; puoi acquistare un immobile ovunque, in qualsiasi parte dell’Italia, e puoi star certo che il tuo acquisto è sicuro e tutelato. Scommetto che ti starai chiedendo “Perché non ho ancora investito in Italia?”.

 

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