22 Agosto, 2024
“Resto al Sud”
“Resto al Sud” è la nuova misura gestita da Invitalia, volta a incentivare i giovani ad avviare la propria attività imprenditoriale nelle regioni del Sud Italia. Il programma è finalizzato al finanziamento di nuove attività produttive, sia nella forma di imprese individuali che di società di capitali, nell’industria, nel manifatturiero, nella trasformazione dei prodotti agricoli, nella pesca e nell’acquacoltura, nella prestazione di servizi alle imprese e ai privati, nel turismo, nelle attività autonome.
La misura copre il 100% dei costi di avvio di nuove iniziative imprenditoriali, in parte sotto forma di finanziamento bancario assistito dal Fondo di Garanzia per le PMI e in parte attraverso un contributo a fondo perduto, che copre fino al 50% della spesa ammissibile. Nel suo primo anno di attività, tra il 2018 e il 2019, Resto al Sud ha raccolto 16.218 domande e finanziato 2.177 proposte, generando più di 20mila nuovi posti di lavoro, investimenti per 145 milioni di euro e 68 milioni di euro di benefici concessi.
In questo particolare periodo di difficoltà economica, il presidente della Regione Sicilia ha recentemente approvato un nuovo decreto che prevede ulteriori incentivi per complessivi 4,7 milioni di euro di risorse aggiuntive in tre anni, accessibili sotto forma di credito d’imposta, grazie ad un accordo tra il Dipartimento Finanze e Credito del Dipartimento dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate.
I fondi disponibili ammontano a 1 milione di euro per l’anno 2020, 1,7 milioni di euro per l’anno 2021 e 2 milioni di euro per l’anno 2022. Il credito d’imposta si basa su alcuni importi fiscali dovuti alla Regione – pagati per ciascuno dei primi tre periodi d’imposta a partire da quello in cui viene presentata la domanda – quali:
- l’addizionale regionale Irpef
- il bollo automobilistico per i veicoli di proprietà immatricolati in Sicilia e strettamente necessari al ciclo o al trasporto dei prodotti
- l’imposta di registro, ipotecaria e catastale per l’acquisto di immobili ricadenti nel territorio regionale e connessi allo svolgimento dell’attività.
Il credito d’imposta può essere richiesto dal 15 al 31 dicembre 2020 per l’anno in corso e dal 15 al 31 maggio negli anni successivi e può essere utilizzato in compensazione con il modello di pagamento F24 da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici forniti dall’Agenzia delle Entrate.